In Esclusiva per Morcone.net una piccola anteprima del video girato durante i Fuochi di Artificio …
Per la rubrica “L’angolo dei lettori” riceviamo pubblichiamo la risposta inviata da Raffaele Ocone all’articolo “Il vizio di piazzare bidoni” firmato dal Sindaco di Morcone sulla questione “Senso Unico”
Come non ringraziare il sindaco di Morcone che, in un articolo comparso su Il Murgantino, mi ha apostrofato come mezzomaratoneta dilettante?
Correre una mezza maratona significa percorrere 21,095 Km in meno di due ore. Per poter fare questo occorrono sacrifici non trascurabili, soprattutto quando si oltrepassa il mezzo secolo di età. Bisogna osservare una alimentazione sana, trascorrere poche ore al bar ed allenarsi con costanza e dedizione. Io, in un anno, arrivo a macinare oltre 3000 Km e ad oggi ho disputato circa 200 gare ufficiali. Consiglio vivamente al sindaco di seguire il mio esempio!
Da “dilettante” sportivo avevo scelto di usare poco l’automobile anche per recarmi al lavoro. Ciò al fine di essere rispettoso dell’ambiente e per non sottrarre i già pochi parcheggi che insistono nei pressi della mia attività (precisamente quattro di cui uno riservato arbitrariamente alla farmacia). Il sindaco di Morcone anziché apprezzare questo mio comportamento ed incentivare anche gli altri cittadini ad acquisire questa abitudine, con l’adozione del senso unico di fatto ha reso impossibile l’uso del velocipede. Il rispetto del Codice della Strada, infatti, imporrebbe ai ciclisti di percorrere in discesa Via degli Italici, strada pericolosa con pendenza del 14%, ed in salita Viale dei Sanniti: roba da ciclisti professionisti e non da dilettanti come me. Provi il sindaco, che è un aitante giovanotto, a fare questo percorso più di una volta al giorno!
Passiamo dai corpi dinamici a quelli statici.
Il povero e bistrattato bidone ha una sua nobile storia. I cittadini più maturi ricorderanno che Viale San Domenico aveva una pavimentazione in pietra realizzata a dorso di asinello. Lateralmente, infatti, correvano le acque piovane, le quali confluivano in delle grate di raccolta posizionate al di sotto della quota stradale. In altri termini, laddove oggi vi è il bidone vi erano due pozzette che non consentivano ai veicoli di avvicinarsi all’abitazione e di investire i malcapitati pedoni. Rimosse successivamente tali pozzette accadde che un avventore della mia officina, nel mettere piede sulla sede stradale, fu colpito alla testa dallo specchietto di un autocarro che transitava in discesa. Per tale motivo, ogni giorno mi vedo costretto a posizionare a difesa dei passanti il vecchio e povero bidone. Data la veneranda età dello stesso e le pessime condizioni in cui versa, come sostenuto dal vigile sindaco, il quale non gli offre neppure l’onore della discarica comunale, avevo pensato di mandarlo in pensione e gelosamente custodirlo a riconoscenza del nobile servizio prestato. Avevo infatti prodotto richiesta, regolarmente protocollata agli uffici comunali, di far posizionare al posto del bidone dei dissuasori di traffico a salvaguardia dei pedoni. Tale richiesta è restata inevasa sebbene questi, come funghi, sono comparsi un po ovunque.
E così, il sindaco ha trasformato, ancora una volta, una mia premura in un presunto interesse personale. Quale?
Quanto alle macchine parcheggiate nei pressi del bidone è appena il caso di ricordare al sindaco che adiacenti alla mia attività insistono uno studio legale, una scuola guida, uno studio notarile, una banca, una farmacia, un bar e numerose abitazioni private. Strano che lo dimentichi, visto che una di esse appartiene alla sorella.
Offese gratuite e personali posso anche tollerarle, lo stesso non può valere per le illazioni. Sostenere che io abbia condizionato l’operato dei funzionari ministeriali è fatto di assoluta gravità, in quanto non appartiene al mio modo di fare. L’onestà intellettuale del sindaco non dovrebbe consentirgli neppure di pensare una cosa simile, figuriamoci di scriverla.
Il Murgantino, pubblicando siffatti articoli, contribuisce a infangare la mia dignità: dire, infatti, che io avrei accompagnato i funzionari ministeriali equivale a dire una mera falsità.
Il sindaco mette persino in dubbio che vi sia stato il sopralluogo, forse lo spera?
Disattendere le prescrizioni ministeriali, deridere i cittadini sono fatti che si commentano da soli. Il voler ritenere irrilevante un provvedimento emesso dal Ministero dei Trasporti e precisamente dal Settore Sicurezza Stradale vuole dire non avere rispetto delle norme e delle Istituzioni.
Ah, dimenticavo, è il caso di ricordare al distratto sindaco, che il ricorso è stato sottoscritto da altre 249 persone. Offendere me equivale ad offendere tutti i firmatari!
P.S. Per eliminare i “condizionali” del sindaco, i dubbi sull’operato e sulle capacità dei funzionari ministeriali vi invitiamo a leggere la relazione qui
autore Raffaele Ocone
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