E’ iniziata questa mattina la 24 ore dell’Arte, organizzata dall’Associazione VerdeMente e dalla Pro …
Abbiamo già parlato del sequestro, avvenuto qualche giorno fa in Montagna (Località Ripa Malaportelle), del cantiere attivato per la costruzione di un campo eolico da 57 Mw delle ditte riunite in ATI costituita da Dotto Morcone srl e Energia Eolica Sud srl, da realizzarsi nei comuni di Morcone e Pontelandolfo.
Questo è scattato in seguito all’esposto dell’associazione Altrabenevento, del Fronte Sannita per la Difesa della Montagna e del Comitato Civico Pro Sannio, che nei giorni scorsi avevano presentato vari esposti indirizzati, far gli altir, al Comando Stazione Carabinieri Forestali di Pontelandolfo, al Presidente della Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro e alla Procura della Repubblica di Benevento.
A seguito di queste denunce, il 14 Febbraio 2017 scattava un’azione di resistenza civile con il blocco dei lavori nel cantiere da parte dei cittadini Pinuccio Fappiano e Raffaele Pengue, i quali hanno provveduto a richiedere l’intervento dei Carabinieri mentre attendevano sopralluogo della Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro. Nel pomeriggio dello stesso giorno, sono arrivati i sigilli da parte dell’autorità giudiziaria:
SEQUESTRO PENALE art. 354 c.p.p. di n. 4 aree pertinenti I sondaggi GEOGNIOSTI operato dalla polizia giudiziaria, in relazione al codice di procedura pena le, con l’avvertenza che chiunque viola i sigilli immettendosi nell’intera area sottoposta a sequestro, sarà punito con le pene previste dal codice penale.
Con Prot. 572 del 14 Febbraio 2017 firmato dalla Dott.ssa Angela Maria Zeoli, la Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro comunicava infatti che:
Il 16 Febbraio 2017, a blocco dei lavori eseguito, è arrivata anche la nota del Consigliere Regionale del Molise Michele Petraroia sull’avvio dei cantieri per l’installazione di pale eoliche nel Comune di Morcone con la quale, tenuto presente che la Regione Molise non è stata convocata alle specifiche Conferenze di Servizio, così come risulta non essere stata convocata la Direzione Regionale del Ministero dei Beni Culturali, si è impegnato a impugnare gli atti in ogni sede con ricorsi ed azioni di tutela che preservino il patrimonio archeologico, paesaggistico, storico e naturale di aree sottoposte a vincolo per il proprio valore culturale ed ambientale.
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