CentroFiere di Morcone, la parola passa al Presidente Capozzi

Riceviamo e pubblichiamo risposta da parte del Presidente del CentroFiere di Morcone, Gioi Capozzi, alla pubblicazione della lettera di chiarimento dell’Ex Presidente del CentroFiere Giuseppe Solla pubblicata qui, su Morconiani e sul mensile “Il Murgantino”

 

Morcone, terra di sorprese e misticanze”, scrive l’attuale consigliere di minoranza e non posso che concordare con quest’affermazione. Con sorpresa e rammarico, infatti, sono venuto a sapere dai giornali locali di non aver mai ringraziato il mio predecessore per quanto compiuto negli anni precedenti. È così, non l’ho mai fatto perchè ho innocentemente creduto che ricoprire una carica istituzionale fosse un dovere da svolgere in nome e nell’interesse della comunitá e non un modo per accrescere il proprio ego attraverso dei pubblici e sterili ringraziamenti. Ho ingenuamente pensato che quelli come noi, che decidono di sposare una nobile causa come la gestione della cosa pubblica, non sentissero il bisogno di frasi fatte e inutili convenevoli. Ho considerate sufficiente una stretta di mano come riconoscimento del lavoro fatto, un gesto semplice e privato, lontano dalle “luci dei riflettori”. Anche perchè ritengo che l’unico ringraziamento è da rivolgere ai cittadini che, in un certo senso, hanno permesso di raggiungere una carica di tale prestigio attraverso il voto in cabina elettorale. È a loro che dedico il mio impegno, la mia dedizione, la mia passione, unico modo possibile per ringraziarli della fiducia data.

Non ho mai rinnegato il lavoro compiuto dal mio predecessore, i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti. Tengo, però a precisare una cosa: come ho già sottolineato in più occasioni, la macchina fieristica, nonostante il cambio di vertice, ha continuato insistentemente a lavorare per organizzare al meglio la manifestazione, mantenendo vivi quei contatti con tutti gli espositori che poco hanno a che vedere con la presenza o meno di un presidente. Altra questione riguarda gli Enti che offrono il loro patrocinio alla Fiera di Morcone. Rispetto al 2017, l’edizione del 2018 ha visto nuove associazioni prendere parte all’evento, come Confiagricoltura. Sottolineo, inoltro, il ritorno alla Fiera di Morcone di Confindustria Benevento, la quale ha scelto proprio il nostro paese come quarta tappa del seminario “Insieme”. Ho preferito puntare sull’organizzazione di eventi di alto livello piuttosto che focalizzare la mia attenzione su patrocini fini a se stessi.

L’errore più grande spesso commesso è rinnegare il lavoro svolto da chi ci precede”, scrive ancora l’ex Presidente Solla. L’errore più grande è rinnegare anche gli sbagli commessi da chi ci precede, voltandoci dall’altra parte, magari per non vedere o per non essere costretti ad agire, aggiungo io. È il Consigliere Solla a dichiarare: “È fin troppo chiaro quello che ho ereditato e altrettanto quello che ho lasciato”. Allora, una domanda sorge spontanea: se era chiaro ciò che aveva ereditato, perché si risente così tanto per colpe che, come lui stesso afferma, non sono a lui imputabili? Perché non ha dichiarato PUBBLICAMENTE chi era l’artefice di tutto questo quando ne ha avuto l’occasione? Perché accusare me di superficialità, dal momento che in nessuna occasione e in nessuna circostanza, ho offeso o negato il lavoro fatto dal mio predecessore?

Come il mio antesignano, anche io alle chiacchiere preferisco i fatti ed i fatti parlano chiaro: il CentroFiere ha un debito di importo pari a 108.352 €, debiti accumulati in soli 8 anni di vita dell’ associazione nata nel 2010 dalle ceneri dell’Ente Fiera Alto Tammaro, che venne messa in liquidazione per debiti dalla stessa amministrazione di cui il Consigliere Solla, e il suo predeccesore alla dirigenza Ferdinando Pisco, hanno fatto parte per ben 10 anni. Che non sia questo il vero motivo di tanto silenzio e tanto risentimento?

I panni sporchi si lavano in famiglia” recita un antico proverbio e di questi “panni” ai cittadini di Morcone poco interessa. Quello che, invece, importa è la quantità di denaro che dovrà essere sborsata per risanare il debito accumulato negli anni che ricadrà sulle tasche dei poveri cittadini. Non ci resta che dire grazie, anzi, 108.352 volte grazie perchè oltre ai cancelli e ai bei lavori, in eredità c’è anche questo.

 

 

 

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