Il Torrone…e San Barbato, conversazione con l’autore

Mercoledì 14 dicembre ore 17,30, l’Aula magna dell’I.C. De Filippo ospiterà una conversazione del prof. Riccardo Valli sul tema: “Il torrone e San Barbato”. L’incontro servirà a presentare le due ultime pubblicazioni del prof. Valli, “Linee di una storia documentaria sul torrone di Benevento” e “Considerandum nobis est”, sulla vita di San Barbato.

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Il primo lavoro è un omaggio al Natale e alla tradizione del torrone che è particolarmente viva e sentita in Campania e nel Sannio. Attraverso i nomi del prodotto, copeta e torrone, l’Autore ne ricostruisce la storia a Benevento, partendo dalla ricerca etimologica e documentaria. I primi riferimenti alla copeta di Benevento risalgono a documenti del 3 gennaio 1544, per arrivare al 700, quando “il torrone era sicuramente un vanto della città”, all’800 quando in occasione del Natale veniva offerto al re Ferdinando di Borbone. Nel 1944, i divieti dell’Autorità Militare alleata di vendere e produrre dolciumi per risparmiare lo zucchero ed altri prodotti che scarseggiavano, mettono in crisi il settore che è così importante per la vita economica della città di Benevento, che si assiste alla presa di posizione dell’Unione Industriali e della Banca d’Italia a difesa dei torronai.

Più impegnativo il lavoro su San Barbato, vescovo beneventano vissuto nel VII secolo. Barbato fu un vescovo famoso, legato alla conversione dei Longobardi e alla distruzione del simulacro della vipera, nonché alla difesa della ragioni della chiesa romana contro i bizantini. Sulle origini del vescovo non si conosce quasi nulla, mentre “la legenda agiografica” che lo riguarda è contenuta in due “Vitae”, la prima molto diffusa, la seconda poco nota, trascurata proprio per essere la seconda. Nel libro il Valli procede ad un approfondimento della seconda vita letta in continuità con la prima, con numerosi riferimenti alla importanza della diocesi beneventana, che in quel periodo fu elevata a metropolia. Da questa rigorosa e profonda ricerca documentaria nulla si evince sulla presenza a Morcone di Barbato, come rettore della chiesa di San Basilio. A tal proposito molti sanno che scritti dell’avv. Francesco D’Andrea sostengono questa presenza. Se ne discuterà mercoledì sera.

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